Il chimigramma
Ciao a tutti e bentornati in questo blog. Oggi parleremo del
chimigramma, il primo laboratorio di alfabetizzazione fotografica.
Nel secondo procedimento utilizziamo prima il fissaggio. Prendete un altro foglio, intingete il pennello, le spugnette o la mano nella vasca del fissaggio e disegnate. Il vostro disegno non si vedrà, anzi il foglio è tutto bianco ma non vi preoccupate! Andate nella vasca dello sviluppo, fate lo stesso moto ondulatorio fino a quando la parte non “toccata” dal fissaggio diventa nera. Ora potrete vedere il vostro disegno! Poi passate alla vasca dell’arresto che toglie il liquido dello sviluppo e ferma la sua azione; infine andate alla vasca del fissaggio per togliere definitivamente i sali d’argento “sopravvissuti”. Sciacquate la foto sotto l’acqua e appendetela.
Vi starete chiedendo: che cos’è il chimigramma? Bene, ora ve
lo spiego.
Il chimigramma è un’immagine fotografica ottenuta in luce
ambiente mediante una tecnica chiamata off-camera, ovvero senza l’utilizzo
della macchina fotografica. Quindi l’immagine è una vera foto? Sì, è una
fotografia a tutti gli effetti perché fotografia, dal greco, significa
scrivere/disegnare con luce e noi per realizzarla ci siamo serviti proprio di
quest’ultima, la luce.
Siete curiosi di realizzare un chimigramma? Ecco a voi il
procedimento per realizzarlo.
Per prima cosa procuratevi tre vaschette e le disponete una
affianco all’altra: queste saranno le vasche dello sviluppo, dell’arresto e del
fissaggio.
Nella vasca dello sviluppo versate 100 ml di idrochinone +
900 ml di acqua, in quella dell’arresto versate acqua e aceto e in quella del fissaggio
100 ml di iposolfito di sodio + 400 ml di acqua.
Nel primo procedimento utilizziamo prima lo sviluppo. Prendete
un foglio di carta fotosensibile facendo attenzione quando lo tirate fuori dalla
busta nera perché è composto da sali d’argento (sostanza che annerisce il
foglio a contatto con la luce), poi intingete un pennello, delle spugnette o la
vostra mano nella vasca dello sviluppo e disegnate sul vostro foglio. Vedrete subito
un’impronta nera che sarà la vostra fotografia. Dopodiché passate alla vasca
dell’arresto, che fermerà l'azione dello sviluppo e inoltre non
sporcheremo la vasca successiva, e muovete la vaschetta creando con il liquido un
moto ondulatorio che andrà a “lavare” la foto. Infine prendete la foto e la spostate
nella vasca del fissaggio, che scioglierà i sali d’argento impedendone l’annerimento,
e muovete la vasca con lo stesso movimento di prima.
Infine andate direttamente sotto l’acqua corrente per lavare
la foto e poi la appendete con una graffetta.
Avrete ottenuto un’impronta nera su sfondo bianco, ovvero la
vostra fotografia realizzata solo con la luce.
Ma cosa è successo sul piano fisico e chimico che ci
permette di avere la nostra impronta nera?
Sul piano fisico lo sviluppo o rivelatore ci permette di
vedere l’effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d’ argento, mentre
sul piano chimico lo sviluppo accelera il processo di riduzione del sale d’argento
in argento metallico.
Il mio risultato, che chiamo Impronta animale è ispirato agli uomini primitivi che disegnavano la loro impronta per confrontarla con quella degli animali.
Il mio risultato, che chiamo Impronta animale è ispirato agli uomini primitivi che disegnavano la loro impronta per confrontarla con quella degli animali.
Impronta animale |
Nel secondo procedimento utilizziamo prima il fissaggio. Prendete un altro foglio, intingete il pennello, le spugnette o la mano nella vasca del fissaggio e disegnate. Il vostro disegno non si vedrà, anzi il foglio è tutto bianco ma non vi preoccupate! Andate nella vasca dello sviluppo, fate lo stesso moto ondulatorio fino a quando la parte non “toccata” dal fissaggio diventa nera. Ora potrete vedere il vostro disegno! Poi passate alla vasca dell’arresto che toglie il liquido dello sviluppo e ferma la sua azione; infine andate alla vasca del fissaggio per togliere definitivamente i sali d’argento “sopravvissuti”. Sciacquate la foto sotto l’acqua e appendetela.
Avrete ottenuto un’impronta bianca su sfondo nero.
Anche qui, come hanno agito i liquidi? Sul piano fisico usando
prima il fissaggio abbiamo sciolto i sali d’argento impedendone l’annerimento,
mentre sul piano chimico il fissaggio sciogliendo i sali d’argento impediamo
che si trasformi in argento metallico e rediamo così l’immagine inalterabile.
Il mio risultato, che, utilizzando un gioco di parole in inglese, chiamo Flight in Flight decrive la fuga dalla realtà volando con la fantasia.
Il mio risultato, che, utilizzando un gioco di parole in inglese, chiamo Flight in Flight decrive la fuga dalla realtà volando con la fantasia.
Flight in Flight |
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