Le tecniche di ripresa fotografica
Ciao a tutti e bentornati in questo blog! Quest'oggi parleremo, da come si può intuire dal titolo, di tecniche di ripresa fotografica, nello specifico di profondità di campo e di movimento.
Andiamo con ordine.
La profondità di campo
Per profondità di campo si intende lo spazio, o distanza, entro il quale ciò che è inquadrato risulta a fuoco. Si utilizza quando vogliamo mettere in evidenza il nostro soggetto e sfocare lo sfondo.
I fattori che la determinano sono:
All'aumentare dell'apertura del diaframma, diminuisce la profondità di campo, viceversa all'aumentare della chiusura del diaframma, aumenta la profondità di campo.
2. La distanza di ripresa
All'aumentare della distanza di ripresa maggiore è la profondità di campo, viceversa al diminuire della distanza di ripresa minore è la profondità di campo.
3. La lunghezza focale dell'obiettivo
Il grandangolo (lunghezza focale <50 mm) inquadra più cose, di conseguenza maggiore è la profondità di campo; al contrario un teleobiettivo (lunghezza focale >50 mm) inquadra meno cose, quindi minore è la profondità di campo.
4. Le dimensioni del sensore
Quest'ultimo punto lo tralasciamo perché non possiamo cambiare il sensore in fase di scatto, come per gli altri fattori, ma lo decidiamo quando compriamo la macchina fotografica.
Adesso, dopo questa piccola introduzione, vediamo degli esempi.
In questo primo caso ci siamo avvicinati al soggetto, diminuendo la distanza di ripresa, poi abbiamo aperto al massimo possibile il diaframma, lavorato con una lunghezza focale maggiore di 50 mm e infine abbiamo messo a fuoco il soggetto principale mentre l'oggetto sullo sfondo fuori fuoco, di conseguenza la profondità di campo risulta essere minima!
Nel secondo caso abbiamo mantenuto la distanza di ripresa uguale (all'incirca) e la distanza focale, ma abbiamo chiuso il diaframma, in modo da aumentare la profondità di campo. Quindi otteniamo il soggetto principale a fuoco mentre l'oggetto sullo sfondo risulterà più definito rispetto alla fotografia precedente.
Nel terzo e ultimo caso abbiamo aggiunto un terzo oggetto. Abbiamo messo a fuoco il soggetto al centro, notando come la profondità di campo si estende sia sull'oggetto avanti e sia sull'oggetto dietro, più precisamente di 1/3 avanti e di 2/3 dietro. Rimangono la stessa distanza di ripresa (all'incirca), la distanza focale e, in questo caso, anche l'apertura del diaframma.
Il movimento
Per congelare o registrare un movimento è fondamentale lavorare sul tempo.
Il tempo di apertura dell'otturatore può condizionare la rappresentazione del movimento del soggetto.
Per congelare il movimento si impiega un tempo breve per far fronte al rapido movimento del soggetto, in questo modo è possibile visualizzare in modo definito il soggetto.
In questo caso abbiamo congelato il movimento della mano.
Invece per ritrarre il movimento si impiega un tempo lungo per sottolineare il rapido movimento del soggetto, in questo modo è possibile osservare il mio soggetto nel corso del suo spostamento.
In questa fotografia abbiamo ritratto il movimento della mano.
Per oggi abbiamo finito! Grazie e alla prossima!😊
Andiamo con ordine.
La profondità di campo
Per profondità di campo si intende lo spazio, o distanza, entro il quale ciò che è inquadrato risulta a fuoco. Si utilizza quando vogliamo mettere in evidenza il nostro soggetto e sfocare lo sfondo.
I fattori che la determinano sono:
- L'apertura del diaframma
- La distanza di ripresa
- La lunghezza focale dell'obiettivo
- Le dimensioni del sensore
All'aumentare dell'apertura del diaframma, diminuisce la profondità di campo, viceversa all'aumentare della chiusura del diaframma, aumenta la profondità di campo.
2. La distanza di ripresa
All'aumentare della distanza di ripresa maggiore è la profondità di campo, viceversa al diminuire della distanza di ripresa minore è la profondità di campo.
3. La lunghezza focale dell'obiettivo
Il grandangolo (lunghezza focale <50 mm) inquadra più cose, di conseguenza maggiore è la profondità di campo; al contrario un teleobiettivo (lunghezza focale >50 mm) inquadra meno cose, quindi minore è la profondità di campo.
4. Le dimensioni del sensore
Quest'ultimo punto lo tralasciamo perché non possiamo cambiare il sensore in fase di scatto, come per gli altri fattori, ma lo decidiamo quando compriamo la macchina fotografica.
Adesso, dopo questa piccola introduzione, vediamo degli esempi.
In questo primo caso ci siamo avvicinati al soggetto, diminuendo la distanza di ripresa, poi abbiamo aperto al massimo possibile il diaframma, lavorato con una lunghezza focale maggiore di 50 mm e infine abbiamo messo a fuoco il soggetto principale mentre l'oggetto sullo sfondo fuori fuoco, di conseguenza la profondità di campo risulta essere minima!
diaframma: f/5.6 tempo: 1/50 ISO: 2000 |
Nel secondo caso abbiamo mantenuto la distanza di ripresa uguale (all'incirca) e la distanza focale, ma abbiamo chiuso il diaframma, in modo da aumentare la profondità di campo. Quindi otteniamo il soggetto principale a fuoco mentre l'oggetto sullo sfondo risulterà più definito rispetto alla fotografia precedente.
diaframma: f/7.1 tempo: 1/30 ISO: 1600 |
Nel terzo e ultimo caso abbiamo aggiunto un terzo oggetto. Abbiamo messo a fuoco il soggetto al centro, notando come la profondità di campo si estende sia sull'oggetto avanti e sia sull'oggetto dietro, più precisamente di 1/3 avanti e di 2/3 dietro. Rimangono la stessa distanza di ripresa (all'incirca), la distanza focale e, in questo caso, anche l'apertura del diaframma.
diaframma: f/5.6 tempo: 1/30 ISO: 1250 |
Il movimento
Per congelare o registrare un movimento è fondamentale lavorare sul tempo.
Il tempo di apertura dell'otturatore può condizionare la rappresentazione del movimento del soggetto.
Per congelare il movimento si impiega un tempo breve per far fronte al rapido movimento del soggetto, in questo modo è possibile visualizzare in modo definito il soggetto.
In questo caso abbiamo congelato il movimento della mano.
diaframma: f/5.6
tempo: 1/125
ISO: 4000 |
Invece per ritrarre il movimento si impiega un tempo lungo per sottolineare il rapido movimento del soggetto, in questo modo è possibile osservare il mio soggetto nel corso del suo spostamento.
In questa fotografia abbiamo ritratto il movimento della mano.
diaframma: f/6.3 tempo: 1/30 ISO: 1250 |
Per oggi abbiamo finito! Grazie e alla prossima!😊
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