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Ciao a tutti e bentornati in questo blog! Oggi parleremo del fotogramma , il secondo laboratorio di alfabetizzazione fotografica. La settimana scorsa vi ho illustrato il chimigramma (spero che abbiate provato e che vi sia venuto) adesso, invece vi mostro come realizzare il fotogramma. Vi starete chiedendo: che cos’è il fotogramma? Il fotogramma è un’immagine fotografica ottenuta all’interno di una camera oscura sempre mediante una tecnica off-camera , ovvero senza macchina fotografica. Per questo laboratorio si lavora in camera oscura, quindi attenzione dove mettete i piedi e le mani! In camera scura avremo due luci: luce rossa e luce giallo-verde, ovvero i colori con la frequenza minore e di conseguenza la maggior lunghezza d’onda. Pronti a realizzare un fotogramma? Ecco il procedimento. Preparate le tre vasche che, come nel chimigramma, saranno la vasca dello sviluppo , dell’ arresto e del fissaggio . Ricordo le misure: nello sviluppo 100 ml di idrochinone + 900 ml

Ciao a tutti e bentornati in questo blog. Oggi parleremo del chimigramma , il primo laboratorio di alfabetizzazione fotografica. Vi starete chiedendo: che cos’è il chimigramma? Bene, ora ve lo spiego. Il chimigramma è un’immagine fotografica ottenuta in luce ambiente mediante una tecnica chiamata off-camera , ovvero senza l’utilizzo della macchina fotografica. Quindi l’immagine è una vera foto? Sì, è una fotografia a tutti gli effetti perché fotografia, dal greco, significa scrivere/disegnare con luce e noi per realizzarla ci siamo serviti proprio di quest’ultima, la luce. Siete curiosi di realizzare un chimigramma? Ecco a voi il procedimento per realizzarlo. Per prima cosa procuratevi tre vaschette e le disponete una affianco all’altra: queste saranno le vasche dello sviluppo , dell’ arresto e del fissaggio . Nella vasca dello sviluppo versate 100 ml di idrochinone + 900 ml di acqua, in quella dell’arresto versate acqua e aceto e in quella del fissaggio 100 ml di ipos

Ciao! Bentornati in questo blog. Oggi vi parlerò di un'altra attività, la realizzazione di un videoclip musicale. Prima di partire dobbiamo porci una domanda: si può unire fotografia e musica? La risposta la vedremo in seguito, adesso vi racconto le fasi di realizzazione del mio videoclip. Per prima cosa abbiamo scelto la canzone, poi abbiamo cercato delle fotografie che per noi descrivevano la canzone e infine montato il videoclip. Io ho scelto Perfect di Ed Sheeran . Questa canzone parla dell'amore e dei sogni che possono avere in comune il cantante e la sua ragazza. Lei viene definita "perfetta", forte, bellissima e dolce, inoltre il cantante dice che si sono innamorati da bambini ma non sapevano cose fosse questo sentimento. Il cantante descrive l'amore per lei come, secondo lui, dovrebbe essere una relazione. Ho scelto questa canzone perché mi piace quello che Ed Sheeran descrive e la melodia della musica, inoltre perché mi piace il cantante, come canta

Ciao! Bentornati, oggi vi parlerò del nostro secondo progetto che tratta della fotografia. Il professore Manfredini ci ha dato tre domande sulla fotografia, chiedendoci di rispondere in modo personale. Le domande erano: Che cos'è la fotografia per te? A cosa serve la fotografia? Come può essere impiegata nel campo della grafica e della comunicazione? Dopo aver risposto, il professore ha individuato nelle nostre risposte due elementi (frasi), che potevano descrivere l'utilizzo, lo scopo o la nostra personale idea della fotografia. Successivamente per ogni frase abbiamo cercato tre fotografie che le rappresentavano. Io ho portato una fotografia che per me mostra la verità, ovvero una foto che fa vedere con chiarezza l'inquinamento che colpisce la Cina, e un'altra per raccontare qualcosa, come ad esempio la nascita di un bambino. Dopodiché, divisi in gruppi , abbiamo creato tre cartelloni, corrispondenti a ogni domanda (quello a cui appartenevo doveva rappresent

Ciao! Mi chiamo Martina, sono una studentessa dell'indirizzo grafica e comunicazione dell'istituto tecnico Carlo d'Arco di Mantova. In questo blog vi racconterò i progetti che svolgiamo in classe, partiamo con il primo. Il primo incontro con il nostro professore di tecnologie dei processi di produzione, il prof. Manfredini, e la professoressa di laboratorio Marangoni, è stato alquanto bizzarro e insolito ma molto creativo e sorprendente. Infatti, a differenza delle solite presentazioni monotone dove raccontiamo brevemente le nostre passioni, qui abbiamo "scavato" più a fondo istaurando un dialogo studente - professore. Per prima cosa il professore ci ha sistemati in cerchio, in modo che tutti ci guardassimo dritti negli occhi e per presentare più attenzione, poi ha sparso per terra, in mezzo al cerchio di sedie, tante fotografie diverse tra loro che volevano rappresentare un aspetto della nostra vita. Dopodiché abbiamo iniziato a cercare la foto più adatta a no